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 Portale della Flora d'Italia
 
    
Nomenclatura e Caratteristiche
 
 

Ranunculaceae
Endemica italiana
Helleborus viridis L. subsp. bocconei (Ten.) Peruzzi

Riferimenti bibliografici:
Inform. Bot. Ital. 40(2): 530 (2010)

Taxon di dubbio valore tassonomico.
Sottospecie presenti in Italia
In Italia sono presenti 5 sottospecie di Helleborus viridis L.

Entità presente in
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp

Per dettagli vedi la distribuzione regionale.

 
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BASIONIMO
Helleborus bocconei Ten.
Riferimenti bibliografici: Corso Bot. Lez. 4 (1) 459 (1822)

ALTRI SINONIMI
Helleborus bocconei Ten. subsp. intermedius (Guss.) Greuter & Burdet
Helleborus intermedius Guss.
Helleborus siculus Schiffn.

RIFERIMENTI NEI PRINCIPALI REPERTORI
Checklist 2018, in Bartolucci & al., Galasso & al. e aggiornamenti
Helleborus viridis L. subsp. bocconei (Ten.) Peruzzi

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 2017-2019
Helleborus bocconei Ten. subsp. intermedius (Guss.) Greuter et Burdet
Vol. 1 pg. 794 key 4-419
Helleborus bocconei Ten.
Vol. 1 pg. 794 key 4-419
Helleborus bocconei Ten. subsp. bocconei
Vol. 1 pg. 794 key 4-419
Helleborus bocconei Ten. subsp. siculus (Schiffn.) Merxm. et Podlech
Vol. 1 pg. 794 key 4-419

"An annotated Checklist of the Italian ...", F. Conti & al., 2005
Helleborus bocconei Ten.
pg. 104 riga 24
Helleborus bocconei Ten. subsp. bocconei
pg. 104 riga 25

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982
Helleborus bocconei Ten.
Vol. 1 pg. 281
Helleborus bocconei Ten. subsp. bocconei
Vol. 1 pg. 281
Helleborus bocconei Ten. subsp. siculus (Schiffner) Merxm. et Podl.
Vol. 1 pg. 281

"Nuova Flora Analitica d'Italia", A.Fiori, 1923
Helleborus viridis L. ε Bocconei Ten.
Vol. 1 pg. 679

NOMI ITALIANI
Elleboro di Boccone


ETIMOLOGIA
Helleborus: [Ranunculaceae] da ἑλλέβορος elléboros antico nome di questo genere in Dioscoride (latinizzato in Helleborus da Plinio), derivato da ἑλω hélo io elimino, uccido e da βορά borá cibo, pasto: da non cibarsene perché velenoso
viridis: verde; epiteto di largo impiego (circa 1000 occorrenze e circa 250 taxa accettati); si riferisce per lo più all’aspetto generale della pianta (Amaranthus, Setaria) oppure al fogliame (Crataegus, Psychotria), ma anche i fiori da verdi a più o meno verdastri (Dactylorhiza, Fragaria, Helleborus), la rachide e i piccioli (Asplenium), i frutti (Pouteria)
bocconei: (Achillea, Alsine/ Spergula/ Spergularia, Androsace, Arenaria, Artemisia, Atriplex, Campanula/ Campanula caespitosa var. Campanula rotundifolia var., Cardamine, Cheiranthus/ Erysimum, Chiliadenus, Chrysanthemum, Conyza, Crepis, Daucus/ Daucus carota subsp., Erodium, Eryngium/ Eryngium tricuspidatum subsp., Euphrasia/ Odontites,Galium/ Galium sylvestre var., Heliotropium,/ Heliotropium suaveolens subsp., Helleborus, Helxine, Hieracium, Hippomarathrum/ Hippomarathrum libanotis subsp., Hypericum/ Hypericum perfoliatum var., Inula, Jasonia, Jurinea/ Serratula, Jurinea humilis var., Lasiopera,Limonium, Lythrum, Matricaria, Polygonum, Potentilla, Ptarmica, Pyrethrum, Rubia, Seseli, Sonchus, Statice,Tanacetum, Trifolium) in onore del naturalista e botanico siciliano Paolo Boccone, padre Silvio o Sylvius da religioso. Si interessò fin da giovane di tutti i settori delle scienze naturali, principalmente di botanica, compiendo lunghi viaggi in Sicilia, Italia e parte dell’Europa, raccogliendo piante e annotando qualsiasi evento naturale. Formatosi tra l'altro a Pisa, fu a lungo legato all'ambiente toscano, dove fu per un certo periodo erborista di Ferdinando II; mancano invece prove che sia stato lettore dei Semplici all'Università di Padova. Passò quindi in Francia, dove pubblicò le prime opere di risonanza europea, quindi in Inghilterra, con la pubblicazione ad Oxford di Icones et descriptiones rariorum plantarum Siciliae, Melitae, Galliae et Italiae; al successivo soggiorno ad Amsterdam risale la pubblicazione di Recherches et observations naturelles. Ritornato in Italia, visse per qualche tempo a Roma, quindi alle soglie del mezzo secolo di vita entrò nell’ordine dei cisterciensi. Continuò però le ricerche, pubblicando a Venezia la sua opera botanica maggiore, Museo di Piante rare della Sicilia, Malta, Corsica, Italia, Piemonte, Germania. Per i suoi studi della flora europea ricevette grande considerazione dai botanici contemporanei, con cui fu in stretti rapporti, e del secolo successivo. (clicca qui per qualche informazione in più anche sulla sua biografia controversa )


TASSONOMIA FILOGENETICA
 
Magnoliophyta 
 
Eudicotiledoni 
 
 
Ordine
Ranunculales Juss. ex Bercht. & J.Presl 
Famiglia
Ranunculaceae' Juss.
Tribù
Helleboreae 
Genere
Helleborus C.A. Mey. in Ledeb.

Reveal J.L. (2011): Genere attribuito alla stessa famiglia
Superordine       Ranunculanae Takht. ex Reveal
Ordine                Ranunculales Juss. ex Bercht. & J. Presl
Sottordine         Ranunculineae J. Presl
Famiglia             Ranunculaceae Juss.


Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine                Ranunculales Juss. ex Bercht. & J. Presl
Famiglia             Ranunculaceae Juss.





LINK AD ALTRI REPERTORI ESTERNI

FORMA BIOLOGICA
G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.

TIPO COROLOGICO
Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.

ESOTICITÀ
Entità indigena

PROTEZIONE
Entità a rischio. Livello IUCN: LC
Entità protetta a livello nazionale.
  

  Entità tossica
Entità tossica

UTILIZZI
 
  Entità officinale
Entità officinale


Pianta vascolare con fiori e semi (Angiospermae). Colori dominanti del perianzio:
verde o marrone


SEMI ED ALTRE UNITÀ PRIMARIE DI DISPERSIONE

Folliceto formato da 2, 3, 4, o 5 follicoli, sessili, polispermi, coriacei, rigonfi, con becco che non raggiunge la metà della loro lunghezza. Semi ellissoidi o globosi, brunastri, ± carenati.
ROSETTE FOGLIARI

Foglie basali talvolta svernanti con picciolo lungo 30 - 40 cm, 5-7 segmenti delle foglie lineari lanceolati, tutti divisi o almeno fino alla metà e grossolanamente dentati (4 - 8 mm), i laterali a loro volta divisi in 2 - 4 segmenti; di colore verde chiaro con nervature della pagina inferiore lievemente pubescenti.



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